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ISTAT- Statistiche Flash: occupati e disoccupati ad aprile 2020


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L’ISTAT, in data 3 giugno, ha reso pubblica un’indagine su “Occupati e disoccupati (Dati provvisori)”, riguardante dati relativi al mese di aprile 2020 ed elaborata sviluppando azioni correttive che hanno teso a contrastare gli effetti statistici negativi derivanti dalla situazione di emergenza sanitaria.

Dall’indagine risulta che, rispetto al mese di marzo 2020, ad aprile si è registrata una marcata diminuzione dell’occupazione e che si accentuato il calo delle persone non occupate in cerca di lavoro già registrato a marzo, con una ulteriore forte crescita dell’inattività.

La diminuzione dell’occupazione (-1,2% pari a -274mila unità) è generalizzata: coinvolge donne (-1,5%, pari a -143mila), uomini (-1,0%, pari a -131mila), dipendenti (-1,1% pari a -205mila), indipendenti (-1,3% pari a -69mila) e tutte le classi d’età, portando il tasso di occupazione al 57,9% (-0,7 punti percentuali).

Le persone in cerca di lavoro (-23,9% pari a -484mila unità) diminuiscono maggiormente tra le donne (-30,6%, pari a -305mila unità) rispetto agli uomini (-17,4%, pari a -179mila), con un calo in tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione scende al 6,3% (-1,7 punti) e, tra i giovani, al 20,3% (-6,2 punti).

Generalizzata anche la crescita del numero di inattivi (+5,4%, pari a +746mila unità): +5% tra le donne (pari a +438mila unità) e +6% tra gli uomini (pari a +307mila). Il tasso di inattività si attesta al 38,1% (+2,0 punti).

Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2020 con quello precedente (novembre 2019-gennaio 2020), l’occupazione risulta in evidente calo (-1,0%, pari a -226mila unità) per entrambe le componenti di genere.

Diminuiscono nel trimestre anche le persone in cerca di occupazione (-20,4% pari a -497mila), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,2% pari a +686mila unità).

Il netto calo congiunturale dell’occupazione determina una flessione rilevante anche rispetto al mese di aprile 2019 (-2,1% pari a -497mila unità), verificata per entrambe le componenti di genere, per i dipendenti temporanei (-480 mila), per gli autonomi (-192 mila) e per tutte le classi d’età, con le uniche eccezioni degli over50 e dei dipendenti permanenti (+175 mila). Il tasso di occupazione scende di 1,1 punti percentuali.

Infine, anche le persone in cerca di lavoro calano in misura consistente nell’arco dei dodici mesi (-41,9%, pari a 1 milione 112mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+11,1%, pari a +1 milione 462mila).

Nonostante il diffuso ricorso agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, le conseguenze dell’emergenza epidemiologica sono, dunque, forti: l’occupazione ha subito un calo di quasi 300 mila unità che ha portato, nel mese di marzo ed aprile, ad un calo complessivo di 400 mila occupati e di un punto percentuale del tasso di occupazione. A sua volta, il tasso di disoccupazione nei due mesi diminuisce di quasi tre punti e quello di inattività in misura simile, essendo ben possibile che, superato il lockdown, emergeranno ulteriori disoccupati fra quanti incominceranno a cercare un’occupazione senza riuscire a trovarla.

Fonte: iSTAT