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INPS – Osservatorio precariato agosto 2018 – primi dati dal decreto dignità


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Come ogni mese l’INPS rende pubblici le rilevazioni statistiche dell’ osservatorio precariato agosto 2018. Dal confronto con i numeri del 2017 emerge un quadro sostanzialmente confortante. Nel settore privato, nel periodo gennaio-agosto 2018, le assunzioni ( tab. 1 ) sono state 5.045.926, in aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2017. In crescita risultano tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +3,1%, contratti a tempo determinato +6,5%, contratti di apprendistato +12,5%, contratti stagionali +4,1%, contratti in somministrazione +12,3% e contratti intermittenti +7,3%.

Come poteva prevedersi, ad un mese dall’entrata in vigore del “ decreto dignità “, gli effetti della stretta sui contratti a termine si sono fatti sentire. L’osservatorio precariato agosto 2018 ha registrato una drastica riduzione delle attivazioni dei contratti a termine ( tab. 1). A luglio sono stati firmati 310.838 rapporti a tempo determinato mentre nel mese successivo, quello di agosto, si scende a 165.998; da Gennaio ad Agosto 2018 un calo di questa entità non è mai stato registrato. In compenso, a testimoniare gli effetti benefici del decreto, rispetto allo stesso periodo del 2017, crescono le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti a termine. Ad agosto 2017 erano 20.172 i rapporti trasformati mentre nello stesso mese del 2018 stabilizzati 35.516 rapporti.

L’aumento del 50% degli indennizzi per i licenziamenti illegittimi dei contratti a tutele crescenti del Jobs Act ( si veda l’ordinanza del Tribunale di Bari ) ha influito, anche se in misura minima, sul valore negativo ( - 7.145 unità ) della variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, dato dalla sommatoria tra assunzioni a tempo indeterminato + trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti a termine ( al netto di somministrati e degli intermittenti ) + apprendisti trasformati in tempo indeterminato ( al netto di somministrati ) – cessazioni a tempo indeterminato.

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Fonte: INPS