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Morti sul lavoro in aumento, la triste realtà è confermata dai dati INAIL


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Dopo gli ultimi drammatici incidenti mortali sul lavoro, tra cui il caso emblematico di Luana D’Orazio la giovane di 22 anni morta schiacciata da un macchinario tessile lo scorso tre maggio, sono stati resi pubblici dall’ INAIL i dati analitici delle denunce infortunio, nel loro complesso e con esito mortale, e delle malattie professionali relativamente al primo trimestre 2021. 

I numeri purtroppo parlano da se. A preoccupare sono proprio le denunce di infortunio con esito mortale, ben 185 nel primo trimestre 2021, 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%), effetto degli incrementi osservati in tutti i mesi del 2021 rispetto a quelli del 2020. L’aumento ha riguardato tutte e tre le gestioni assicurative dell’industria e servizi (da 146 a 158 denunce), dell’agricoltura (da 11 a 16) e del conto Stato (da 9 a 11). 

A livello nazionale i dati rilevati al 31 marzo di ciascun anno evidenziano per il primo trimestre di quest’anno un decremento solo dei casi in itinere, passati da 52 a 31, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono stati 40 in più (da 114 a 154). 

Infortuni, oltre 2.000 casi in meno in un anno

Quanto alle denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di marzo sono state 128.671, in diminuzione di oltre duemila casi (-1,7%) rispetto alle 130.905 del primo trimestre del 2020. La diminuzione dell’1,7% dell’intero periodo è la sintesi di un calo delle denunce osservato nel primo bimestre (-12%) e di un aumento nel mese di marzo (+35%) nel confronto tra i due anni.

In un anno oltre 500 denunce in meno di malattia professionale

Per quanto riguarda le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo trimestre del 2021 sono state 13.583, oltre 500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020 (-3,7%), sintesi di un calo del 26% nei primi due mesi e di un aumento del 62% nel solo mese di marzo nel confronto tra i due anni. Decrementi si sono registrati nell’industria e servizi (in calo del 3,3%, da 11.634 a 11.248 casi), in agricoltura (-4,0%, da 2.303 a 2.210) e nel Conto Stato (-23,8%, da 164 a 125).

In un anno +75% casi in settore sanità e assistenza sociale

Un discorso a parte per il settore ateco 'sanità e assistenza sociale' che si distingue per un aumento del 75% degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro rispetto al pari periodo del 2020. 

Fonte: INAIL