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INPS – Mess. n. 1100 del 21.03.2023 : Lavori usuranti – Domande entro il 1° maggio


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Con il mess. n. 1100 del 21.03.2023 , l’INPS fornisce le istruzioni per la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavorazioni faticose e pesanti. 

I soggetti che perfezionano i prescritti requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 dovranno presentare la domanda entro il 1° maggio 2023. 

Il trattamento del pensionamento anticipato decorre di norma dal mese successivo alla maturazione dei requisiti (prevista nel 2024). Tuttavia, se la domanda di accesso alla disciplina dei lavori usuranti viene presentata in ritardo rispetto alla scadenza del 1° maggio la decorrenza sarà:

  1. posticipata di un ulteriore mese, per un ritardo della presentazione compreso in un mese;
  2. posticipata di ulteriori due mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a tre mesi;
  3. posticipata di ulteriori tre mesi per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi.

Sono destinatari del canale agevolato coloro che hanno svolto per un certo periodo minimo di tempo (7 anni negli ultimi 10 anni oppure per almeno la metà della vita lavorativa), una o più dei seguenti lavori:

  • mansioni particolarmente usuranti;
  • lavoro notturno a turni per almeno 6 ore nel periodo notturno per almeno 64 giorni l'anno, o, in mancanza di tale condizione, lavoro notturno per almeno 3 ore nel periodo tra la mezzanotte e le 5,00 per tutto l'anno lavorativo;
  • addetti alla linea catena in determinate lavorazioni inquadrate ai fini Inail in sotto specifiche voci di tariffa;
  • conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

I destinatari possono accedere al pensionamento anticipato purché abbiano almeno 35 anni di anzianità contributiva e 61 anni e 7 mesi (requisito congelato almeno fino a tutto il 2026), e raggiungano, sommando i due requisiti, quota 97,6 per tutti i lavori usuranti, salvo:

  • i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all'anno: la quota si alza a 99,6 con un età minima di 63 anni e 7 mesi;
  • i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all'anno: la quota si alza a 98,6 con un'età minima di 62 anni e 7 mesi.

A tali requisiti agevolati, adeguati agli incrementi della speranza di vita stabiliti a decorrere dal 1° gennaio 2013 e dal 1° gennaio 2016, non trovano applicazione i successivi adeguamenti previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025 e restano invariati fino al 31 dicembre 2026. 

La domanda può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti e che raggiungono il diritto alla pensione con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, secondo le regole previste per dette gestioni speciali.

Fonte: INPS - Mess. n. 1100 del 21.03.2023