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Covid-19: DM 24 marzo 2020 - Riparto delle risorse per la CIG in deroga


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L’art. 22 del d.l. n. 18/2020 ha affidato ad uno o più decreti del Ministro del lavoro, di concerto con il Ministro dell’economia, il compito di ripartire fra le Regioni e le Province autonome le risorse stanziate per il pagamento delle prestazioni di cassa integrazione CIG in deroga previste dal medesimo articolo come rimedio all'emergenza epidemiologica Covid-19.

In data 24 marzo, è stata emanato un primo decreto, il DM del 24 marzo 2020,   recante una tabella che indica le risorse assegnate a ciascuna Regione e alle Province autonome di Bolzano e Trento, di cui sono fra gli altri da considerare le seguenti previsioni:

1)il DM del 24 marzo 2020 al momento destina alle Regioni e alle due Province nel complesso 1.293,2 milioni di euro dei 3.293, 2 milioni previsti dal d.l;

2) il riparto è stato effettuato sulla base di un’altra tabella che per ciascuna Regione e ciascuna Provincia individua i lavoratori potenzialmente destinatari della cig in deroga;

3) nel caso in cui il datore di lavoro, interessato alla cassa in deroga, abbia unità produttive site in cinque o più Regioni o Province autonome, il trattamento di CIG in deroga è riconosciuto dal Ministero del lavoro (e non dalle singole Regioni o Province) nei limiti di 120 milioni di euro;

4)le Regioni Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna, ai fini dalla CIG in deroga di cui al precedente d.l. n. 9/2020, possono adottare le medesime procedure previste dall’art. 22, comma 1, del successivo d.l. n.18.Inoltre, le stesse Regioni, in virtù della combinazione dei due decreti legge, possono autorizzare con un unico provvedimento la cassa in deroga per un periodo complessivo che può giungere fino 13 settimane.

Fonte: Min. Lavoro – DM 24 marzo 2020