Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2020 il Decreto Legge 31 dicembre 2020, n. 183 ( c.d. Decreto " Mille Proroghe " ), recante "Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall'Unione Europea".
Il provvedimento proroga i termini previsti dalle disposizioni legislative specificatamente individuate nell' Allegato 1 al Decreto stesso fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e, comunque, non oltre il 31 marzo 2021 (art. 19).
Vengono così estese fino alla cessazione dello stato di emergenza, e comunque non oltre il 31 marzo, l’obbligo di sorveglianza sanitaria eccezionale da parte dei datori di lavoro nei confronti dei dipendenti maggiormente esposti al rischio di contagio in base a diversi fattori quali età, immunodepressione, comorbilità, terapie salvavita e precedenti patologie oncologiche. Tale obbligo riguarda anche i datori di lavoro che in via generale non sono tenuti alla nomina del medico competente.
Ad essere prorogata è anche la procedura semplificata per lo smart working, di cui all'art. 90, commi 3 e 4, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni in L. 17 luglio 2020, n. 77.
Il Decreto dispone, altresì, la sospensione dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e assistenza sociale obbligatoria di cui all'art. 3, comma 9, della L. n. 335/1995, dal 31 dicembre 2020 fino al 30 giugno 2021, con ripresa della decorrenza dalla fine del periodo di sospensione (art. 11). La decisione, si legge nella relazione illustrativa del Milleproroghe, è dovuta ad un rallentamento dell’attività di accertamento e notifica, con il rischio che possano essere recapitate ai contribuenti, già colpiti duramente dalla crisi, più notifiche contemporaneamente.
Fonte: Min. Lavoro