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Smart working le novità dal 1° settembre ( DL Semplificazioni e Aiuti-bis ).


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Novità in tema di smart working sono in arrivo con la pubblicazione della Legge di conversione del Decreto Semplificazioni ( DL n. 73/2022 ). Nel testo approvato alla Camera della legge di conversione è prevista una nuova riformulazione dell’ articolo 23 della legge 81/2017. E’ stabilito che dal 1° settembre, per l’attivazione dello smart working , sarà sufficiente inviare una comunicazione telematica al Ministero con i nominativi dei lavoratori coinvolti e la data di inizio e fine delle prestazioni svolte in modalità agile. 

Le istruzioni del caso saranno fissate da apposito decreto ministeriale dopo l’approvazione definitiva in Senato ma la procedura ricalcherà grosso modo le modalità di comunicazione semplificata utilizzati durante la pandemia. 

La nuova norma elimina dunque l’obbligo di trasmissione dell’accordo individuale al Ministero, sostituendo l’intera procedura con la sopra citata comunicazione. Questo, rispondendo alle richieste avanzate dalle parti sociali nell’ambito del Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile nel settore privato, sottoscritto lo scorso 7 dicembre, e rendendo strutturale una procedura già ampliamente sperimentata nel periodo emergenziale, in considerazione di un sempre maggiore utilizzo di questa particolare modalità di svolgimento del attività lavorativa. 

Nonostante la nuova procedura non preveda più l’invio al Ministero del Lavoro degli accordi tra datore di lavoro e lavoratori, dal 1° settembre sarà opportuno attivarsi per la stipula degli accordi individuali. 

I datori di lavoro pubblici e privati dovranno tenere conto anche delle più recenti disposizioni intervenute sul tema, che attribuiscono priorità di accesso al lavoro agile a particolari categorie di lavoratori. 

Al riguardo è stato di recente pubblicato in Gazzetta Ufficiale,  il D.Lgs. n. 105 del 30 giugno 2022 attuativo della direttiva UE n. 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio. Il decreto stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi di lavoro in modalità agile devono dare la priorità alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità. La stessa priorità è riconosciuta da parte del datore di lavoro alle richieste dei lavoratori che siano caregivers. Disposizioni risalenti nel tempo, attribuiscono invece la priorità alle lavoratrici nei 3 anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità e ai lavoratori con figli in condizioni di disabilità grave ( art. 18, c. 3-bis, L. n. 81/2017 introdotto con l’art. 1, c. 486, L. n. 145/2018 ). 

Al Decreto Aiuti-bis potrebbe essere invece rinviata la proroga delle agevolazioni per i fragili o per chi ha figli under 14 avviate durante la pandemia.