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MEF – Nota di aggiornamento Documento di Economia e Finanza ( DEF 2018 ): novità per welfare e lavoro


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Il Consiglio dei Ministri ha diffuso la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza. Il cd. DEF 2018 rivela le previsioni economiche e finanziarie sulle quali il Governo baserà i suoi successivi interventi nella Legge di Bilancio. Il documento, trasmesso al Parlamento, verrà esaminato nel corso della settimana corrente.


Versione integrale - Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza ( DEF 2018 ) 
Welfare e lavoro - Nota di aggiornamento al documento di Economia e Finanza ( DEF 2018 ) 


La Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza ( DEF 2018 ) di quest’anno riveste particolare importanza in quanto si tratta del primo documento di programmazione economica del nuovo Governo ed essa viene presentata in una fase di cambiamento nelle relazioni economiche e politiche a livello internazionale, accompagnato da segnali di rallentamento della crescita economica e del commercio mondiale.

La Nota conferma le indiscrezioni stampa degli scorsi giorni sulle stime di crescita del PIL che è visto in crescita all’1,5% nel 2019, all’1,6% nel 2020 e all’1,4% nel 2021. La stima del PIL per il 2018 viene invece rivista al ribasso (dall’1,5% all’1,2%). Il rapporto Deficit/PIL si attesterà, invece, al 2,4% nel 2019, al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021.

I PUNTI ESSENZIALI DELLA POLITICA ECONOMICA E FINANZIARIA:

• Attuazione del Reddito di Cittadinanza nell’ambito di un’ampia riforma delle politiche di inclusione sociale.
• Introduzione di modalità di pensionamento anticipato per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani;
• Prima fase dell’introduzione della ‘flat tax’ a favore di piccole imprese, professionisti e artigiani;
• Taglio dell’imposta sugli utili d’impresa per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi;
• Rilancio degli investimenti pubblici e della ricerca scientifica e tecnologica;
• Promozione dei settori-chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni.

IN MATERIA DI LAVORO E WELFARE: 

Tra i primi propositi del nuovo governo viene avvertita in primo luogo l'esigenza di rivedere il sistema pensionistico in modo da garantire il superamento degli squilibri dell’attuale sistema previdenziale per agevolare il ricambio generazionale e consentire ai giovani di poter avere accesso al mercato del lavoro. Tale priorità sarà realizzata attraverso l’individuazione della cosiddetta “Quota 100” come somma dell’età anagrafica (62 anni) e contributiva (minimo 38 anni) quale requisito per accedere alle misure previdenziali.

Altro argomento trattato dalla nota di aggiornamento è il Reddito di Cittadinanza, inteso come strumento necessario per accompagnare gli inoccupati nel mondo del lavoro. L’introduzione del Reddito di Cittadinanza ha un duplice scopo: i) sostenere il reddito di chi si trova al di sotto della soglia di povertà relativa (pari a 780 euro mensili); ii) fornire un incentivo a rientrare nel mercato del lavoro, attraverso la previsione di un percorso formativo vincolante, e dell’obbligo di accettare almeno una delle prime tre proposte di lavoro eque e non lontane dal luogo di residenza del lavoratore.

A seguire restrutturazione dei centri per l'impiego. L’attuazione efficace dell’obbligo formativo e della effettiva partecipazione al mercato del lavoro richiede il rafforzamento qualitativo e quantitativo dei centri per l’impiego, tenendo anche conto della necessità di coordinarsi con il livello di governo regionale. Due sono gli aspetti più rilevanti che si dovranno definire: i) individuare le competenze da formare, funzionali allo sviluppo delle diverse Regioni; ii) definire un sistema di tracciabilità dei fondi destinati alla ristrutturazione dei centri per l’impiego.

La tutela e l’incentivo al lavoro femminile andrà di pari passo con l’obiettivo del Governo di rendere il lavoro a tempo indeterminato più conveniente rispetto ad altre forme di lavoro. Inoltre, si opererà sul fronte degli incentivi alla genitorialità, con una valutazione degli strumenti in vigore ed una rivisitazione di quelli non pienamente efficaci.

Infine, un’azione riguarderà anche il miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro, rispetto alla quale il Governo opererà per modificare il Testo Unico sulla Sicurezza, prevedendo adempimenti semplificati per le PMI ed aumentando le risorse da destinare al personale addetto ai controlli e alla verifica della corretta applicazione delle normative in materia.

Fonte: Ministero dell'Economia e Finanze ( MEF )