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COVIP – Sintesi delle politiche di investimento delle Casse professionali 2018


grafica COVIP

Il presidente della COVIP, Mario Padula, ha presentato il “ Quadro di sintesi delle politiche di investimento delle Casse Professionali nell’anno 2018 “. Il report fornito annualmente dalla Commissione di Vigilanza può risultare un utile riferimento informativo per inquadrare gli aspetti più significativi della gestione finanziaria del risparmio previdenziale degli italiani. ( vedi le slides ).

Le Casse professionali su cui vigila la COVIP sono in tutto 20, costituite con vesti giuridiche diverse e per finalità che possono andare anche oltre l’erogazione di prestazioni pensionistiche. Fanno riferimento ad una platea di diverse categorie di professionisti, in taluni casi di dipendenti, per un totale di 1,8 milioni di iscritti e 425mila pensionati.

A fine 2018, il totale complessivo delle risorse si è attestato a 254,2 miliardi di euro, il 14,4 % del PIL, suddiviso in 87 miliardi di euro facenti capo alle Casse e 167,2 miliardi ai Fondi Pensione. Sono cifre ragguardevoli quelle del risparmio previdenziale degli italiani che apportano un notevole contributo sull’andamento dell’economia italiana.

Nonostante resti non trascurabile l’influsso degli investimenti di provenienza previdenziale, il quadro di sintesi evidenzia una riduzione del 2,2% della quota di investimenti realizzati in Italia, per oltre la metà riconducibile ai titoli di stato ( -1,3%).

Le Casse, infatti, hanno realizzato 35 miliardi di euro di investimenti domestici (40,2 % dell’attività ; – 0,2 % rispetto al 2017) mentre l’ammontare di quelli non domestici si attesta a 38,2 miliardi ( 43,9% dell’attività + 0,6% rispetto al 2017 ). Il trend è ancora più evidente per le operazioni realizzate dai Fondi, i quali hanno effettuato investimenti italiani per 36,7 miliardi e ben 83,1 miliardi fuori dai confini. Per quanto riguarda la composizione prevalgono quelli immobiliari pari a 19,7 miliardi.

L’appuntamento annuale è stato anche l’occasione per sollecitare al governo l’adozione del Regolamento in materia di investimenti. Le Casse professionali, infatti, risultano ancora oggi gli unici investitori istituzionali affrancati da una regolamentazione unitaria in materia, regolamentazione che, viceversa è di livello primario e secondario per i Fondi pensione.

La forbice regolamentare si è poi ulteriormente allargata con il recepimento della direttiva IORP II, la quale ha previsto regole stringenti in materia di struttura organizzativa, monitoraggio dei rischi e attribuzione di responsabilità all’interno dei Fondi. Considerati anche gli ingenti capitali movimentati dagli Enti previdenziali, il regolamento appare come un presupposto assolutamente necessario per garantire una gestione delle risorse sana e prudente nell’interesse degli iscritti alle gestioni previdenziali, oltre a fornire un importante contributo al miglioramento dell’attività di vigilanza.

ACDR