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ANPAL – Nota Statistica n.1/2018: I NEET sotto i riflettori - dove sono, quanti sono e il loro rapporto con i servizi per l’impiego.


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La Nota Statistica n.1/2018, a cura della Direzione Studi e Analisi Statistica di ANPAL Servizi S.p.a. intende analizzare la condizione dei NEET in Italia, investigando quelle regioni che, più di altre, inducono circa 2 milioni e 190 mila giovani a rimanere ai margini del mercato del lavoro.

Per chi non lo sapesse, NEET ( Not in Employment, Education and Training ) è una definizione statistica che nasce a livello internazionale all’interno di indagini di natura “lavoristica”, per individuare gli individui al di sotto dei 29 anni di età che dichiarano di non essere iscritti ad alcun percorso di studio o di formazione e di non essere occupati.

L’Eurostat colloca l’Italia al primo posto tra i Paesi dell’Unione Europea per tasso di NEET, nonostante la contrazione del fenomeno negli ultimi anni. Nella graduatoria europea il nostro Paese, con il 24,1% di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano non lavorano e non fanno formazione, precede Grecia (21,3%), Bulgaria (18,9%), Croazia (17,9%), Romania (17,8%). I paesi con il tasso di NEET più contenuto sono, di contro: Paesi Bassi (5,9%), Svezia (6,8%), Malta (8,0%), Austria (8,4%).

Lo studio qui proposto, esamina le caratteristiche dei NEET, la distanza dal mercato del lavoro e la loro distribuzione territoriale giungendo ad una graduatoria delle province italiane in relazione all’intensità del fenomeno. Da ultimo viene preso in considerazione il rapporto con i Servizi per l’Impiego Pubblici: 1 milione e 400 mila NEET non hanno mai incontrato un operatore di un Centro per l’Impiego e se lo hanno fatto, l’incontro risale ad oltre due anni fa.

Fonte: ANPAL