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Confservizi: accordi su politiche industriali nei servizi pubblici, contrattazione collettiva e rappresentanza


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Confservizi - associazione delle imprese operanti nei settori a rilevanza industriale come acqua, gas, energia elettrica, igiene ambientale, trasporti locali - e Cgil, Cisl e Uil, in data 26 luglio 2018, hanno sottoscritto tre accordi:

-Avviso comune sulle politiche industriali nei servizi pubblici locali;

-Contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva di Confservizi e di Cgil, Cisl e Uil;

-Accordo di modifiche al TU della rappresentanza del 10 febbraio 2014.

Il potenziamento degli investimenti per le infrastrutture dei servizi pubblici, anche per la loro capacità di nel favorire il superamento delle differenze territoriali, costituisce uno dei punti chiave dell’avviso comune.

Le parti contraenti ribadiscono, inoltre, l’impegno a valorizzare, nell’attuazione del codice appalti, i principi di trasparenza e legalità e l’adozione di clausole sociali su occupazione e responsabilità solidale, da perseguire attraverso i contratti di settore.

La partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese del settore, lo sviluppo di sistemi di pariteticità, il ricorso a Fondi settoriali per la gestione di piani di ristrutturazione e di riorganizzazione rappresentano ulteriori punti qualificanti delle intese.

Gli accordi più direttamente riguardanti i profili sindacali e il lavoro esprimono la volontà delle parti di consolidare un modello di relazioni industriali più efficace e partecipativo, considerato necessario per qualificare e realizzare i processi di industrializzazione, trasformazione e digitalizzazione dei servizi pubblici locali.

I criteri di calcolo degli aumenti salariali e l’introduzione del Trattamento economico complessivo (Tec) e del Trattamento economico minimo (Tem) sono, fra gli altri, ulteriori punti toccati dalle intese, che intervengono anche sulle tematiche del welfare, delle competenze e formazione, della sicurezza sul lavoro, del mercato del lavoro.

Con l’accordo di modifica ed integrazione del Testo Unico sulla rappresentanza del 10 febbraio 2014, risulta delegata all’Inps la funzione di raccolta dei dati relativi alla rappresentanza delle organizzazioni sindacali. Ancora all’Inps è assegnato il compito di ponderare i dati associativi e quelli elettorali.

Nell’accordo risultano, inoltre, regolate le procedure, le tempistiche e le modalità di controllo della raccolta dei dati elettorali sia a livello territoriale che nazionale nonché le modalità e i tempi per la verifica e il controllo dei dati associativi da parte delle singole organizzazioni sindacali.

Fonte: Confservizi