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Cassazione: lo svolgimento dell’attività di giornalista collaboratore con diverse testate esclude la natura subordinata del rapporto


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Con l’ordinanza n. 9961 del 23.04.2018, la Cassazione ha confermato che, ai fini dell’individuazione del vincolo di subordinazione del giornalista, rileva, in modo particolare, l’inserimento continuativo ed organico del prestatore di lavoro nell’impresa.

Il fatto affrontato

L’I.N.P.G.I. propone ricorso per decreto ingiuntivo per il pagamento dei contributi omessi, in riferimento ad una giornalista, formalmente qualificata come collaboratrice autonoma, ma ritenuta dall’Ente previdenziale lavoratrice subordinata.
A seguito dell’opposizione proposta dalla testata giornalistica, la Corte d’Appello ritiene corretta la qualificazione data al rapporto dall’opponente sulla base di alcuni dirimenti elementi fattuali (possibilità per la prestatrice di accettare o rifiutare la redazione di un particolare articolo; percezione del compenso parametrato esclusivamente agli articoli scritti).

L’ordinanza

La Cassazione ritiene che i suddetti criteri, utilizzati dal Giudice di appello a fondamento della propria decisione, sono del tutto coerenti con gli indici che la costante giurisprudenza di legittimità ritiene rivelatori della subordinazione.

Secondo i Giudici di legittimità, infatti, il carattere subordinato dell’attività del collaboratore fisso risulta attenuato per la creatività e la particolare autonomia qualificanti la prestazione e la natura prettamente intellettuale dell’attività e, dunque, rileva particolarmente l’inserimento continuativo ed organico di tali prestazioni nell’organizzazione dell’impresa.

La sentenza sottolinea, inoltre che la figura del collaboratore fisso è compatibile con l’attività giornalistica svolta contemporaneamente per più testate.

In conclusione, la Cassazione statuisce che se, da un lato, non rileva l’assidua frequentazione della redazione da parte del collaboratore, dall’altro, indice sintomatico di un rapporto subordinato può essere la responsabilità, data dalla testata al singolo giornalista, di trattare, con continuità di prestazioni, uno specifico settore o specifici argomenti d’informazione.

A cura di Fieldfisher