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Garante Privacy – Appartenenza sindacale e tutela della privacy


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La comunicazione del Garante Privacy trae origine da un’istruttoria originata da una serie di reclami di dipendenti di un’Azienda socio sanitaria, i quali si sono rivolti all’Autorità per richiedere una valutazione sulla correttezza del trattamento di dati sensibili relativi all’ appartenenza sindacale, diffusi dal proprio datore di lavoro.

Nel caso di specie l’azienda, a giustificazione della propria condotta, ha affermato di aver agito con la sola intenzione di garantire l’effettività del dato sindacale e per evitare successive ricadute sulla contrattazione collettiva aziendale, derivanti da un dato non più attinente alla realtà.

Di fatto però il datore di lavoro non si è limitato a comunicare la revoca di precedenti affiliazioni, ma ha inviato a tutti i componenti della sigla sindacale una e-mail cui erano allegati dei documenti, nei quali veniva espressamente indicata la nuova appartenenza sindacale dei lavoratori.

Il Garante Privacy ha ritenuto tale condotta illecita poichè la comunicazione avrebbe dovuto indicare solamente la scelta del lavoratore di non aderire più all’ originaria sigla sindacale senza fornire ulteriori indicazioni sulla nuova adesione.

Dagli elementi acquisiti in corso di istruttoria, il Garante si è riservato di avviare un autonomo procedimento per valutare la contestazione di una eventuale violazione amministrativa, stante anche la non sussistenza di alcun presupposto per l’adozione di un provvedimento prescrittivo o inibitorio.

Fonte: Garante Privacy