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Food delivery – Il Garante sanziona Foodinho per le violazioni privacy dei rider


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Il Garante della privacy, con provvedimento n. 234 del 10.06.2021, ha condannato la società italiana Foodinho a pagare 2,6 milioni di euro di multa per aver violato la normativa sulla privacy, lo statuto dei lavoratori e la normativa sulle tutele per chi lavora con le piattaforme digitali. Il servizio di consegne a domicilio, controllato dal gruppo spagnolo Glovo, è stato trovato colpevole di diversi illeciti, in particolare riguardo agli algoritmi usati per la gestione dei rider, il personale di servizio consegne. Si tratta della prima sentenza in Italia emessa dall’Autorità rispetto alle condizioni di lavoro dei rider. 

Foodinho è finita sotto l’occhio del Garante nel contesto di una più ampia indagine sulle modalità di gestione dei lavoratori e delle lavoratrici di alcune delle principali società di consegna a domicilio operanti nel nostro paese. A conclusione di questo primo ciclo ispettivo, il Garante ha verificato come la società non abbia mai informato i rider sul funzionamento del sistema di assegnazione degli ordini e non abbia mai offerto garanzie sull’esattezza e la correttezza dei sistemi automatici usati per la valutazione del personale di servizio. Inoltre, ai lavoratori e alle lavoratrici è stata negata ogni procedura di reclamo rispetto alle decisioni prese dagli algoritmi e il diritto dell’intervento umano sulla questione. 

Il Garante ha perciò imposto alla società di modificare il trattamento dei dati dei propri dipendenti, di verificare che gli algoritmi di prenotazione e assegnazione degli ordini non siano discriminatori in alcun modo e di attivare tutte le misure necessarie per tutelare i diritti e le libertà dei rider a fronte di decisioni automatizzate, compresa la profilazione. Foodinho dovrà poi verificare l’esattezza e la pertinenza dei dati usati dal sistema automatizzato – quindi tutte le comunicazioni tra i rider e il servizio di assistenza clienti, la geolocalizzazione, i dettagli sugli ordini e i feedback di clienti e partner – al fine di evitare la diminuzione delle consegne assegnate o addirittura l’esclusione del rider dalla piattaforma. Queste discriminazioni derivano anche dal sistema di valutazione del personale, basato sull’applicazione di una formula matematica che penalizza chi non accetta immediatamente l’ordine o lo rifiuta, andando a favorire chi accetta nei tempi stabiliti (30 secondi dalla richiesta) o consegna più ordini. 

Durante le indagini la società non ha collaborato tempestivamente con il Garante, che ha calcolato la sanzione di 2,6 milioni di euro anche sulla base di questa reticenza. Adesso Foodinho avrà 60 giorni per applicare le misure imposte dall’autorità e 90 giorni per completare gli interventi di modifica degli algoritmi.

Fonte: Garante Privacy