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Tribunale di Padova: va considerato datore il titolare del sistema informatizzato che gestisce i rapporti di lavoro


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Con la sentenza n. 126 del 03.03.2023, il Tribunale di Padova afferma che, nell’ipotesi in cui i poteri direttivo e di controllo siano esercitati mediante sistemi informatizzati, il rapporto di lavoro deve essere considerato alle dipendenze del titolare di tali mezzi tecnologici.

Il fatto affrontato

I dipendenti di una cooperativa, adibiti continuativamente presso un medesimo appalto di logistica, ricorrono giudizialmente al fine di chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze della committente.
A fondamento della predetta domanda, i ricorrenti deducono – tra le altre cose – di aver sempre ricevuto le direttive direttamente dall’azienda appaltante, attraverso terminali mobili, gestiti da un software di proprietà della stessa, che indicavano le singole operazioni da compiere.

La sentenza

Il Tribunale rileva, preliminarmente, che il potere direttivo può essere esercitato dal datore di lavoro, oltre che personalmente, per mezzo di sistemi meccanizzati.

Ed anzi, continua la sentenza, rispetto a talune circostanze, quali il controllo sui tempi di lavoro, lo strumento delle registrazioni informatiche, risulta di certamente più efficace e pervasivo del controllo visivo di un preposto.

Per il Giudice, il fatto che – nel caso di specie – gli strumenti tecnologici di gestione del rapporto erano nella disponibilità non dell’effettivo datore di lavoro ma della committente, depone per l’integrazione di un appalto illecito.

Su tali presupposti, il Tribunale di Padova accoglie la domanda dei ricorrenti, dichiarando la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra i medesimi e la società appaltante.

A cura di Fieldfisher