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Cassazione: la recidiva legittima il licenziamento del dipendente assenteista


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Con l’ordinanza n. 35402 del 01.12.2022, la Cassazione afferma che è legittimo il licenziamento irrogato al dipendente per una giornata di assenza ingiustificata, se detto episodio si inserisce all’interno di un quadro di recidiva nella stessa mancanza.

Il fatto affrontato

Il lavoratore impugna giudizialmente il recesso irrogatogli a fronte della recidiva contestagli a seguito di un’assenza ingiustificata.
La Corte d’Appello rigetta la predetta domanda, ritenendo integrata la fattispecie complessa per cui il CCNL di riferimento prevede il licenziamento con preavviso nel caso in cui il dipendente sia incorso, per almeno tre volte nel corso di due anni, nella stessa mancanza o in mancanze analoghe.

L’ordinanza

La Cassazione – nel confermare la pronuncia di merito – ritiene di non poter aderire alla censura mossa dal lavoratore, secondo cui una sola assenza dal lavoro non sarebbe una condotta tanto grave da giustificare il recesso.

Per la sentenza, infatti, detto addebito non deve essere considerato a sé stante, inserendosi in una fattispecie ben più complessa costituita dalla recidiva nella medesima mancanza.

Secondo i Giudici di legittimità, detta condizione giustifica la massima sanzione espulsiva, così come prevista da una apposita declaratoria del contratto collettivo applicato al rapporto.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso proposto dal lavoratore, confermando la legittimità dell’impugnato licenziamento.

A cura di Fieldfisher