Stampa

Cassazione: il periodo previsto dal CCNL terziario si applica sia al comporto secco che a quello per sommatoria


icona

Con la sentenza n. 5288 del 20.02.2023, la Cassazione afferma che, nel CCNL terziario, il periodo di conservazione del posto pari a 180 giorni, da calcolare in un anno solare decorrente dal primo episodio morboso, deve ritenersi riferito sia al comporto secco che a quello per sommatoria.

Il fatto affrontato

Il dipendente impugna giudizialmente il licenziamento irrogatogli per superamento del periodo di comporto.
La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, ritenendo presente nel CCNL terziario applicato al rapporto solo il comporto secco pari a 180 giorni, come tale non superato dal ricorrente.

La sentenza

La Cassazione - ribaltando quanto stabilito dalla Corte d’Appello – rileva, preliminarmente, che la norma del CCNL terziario sul comporto recita: “Durante la malattia, il lavoratore non in prova ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di 180 giorni in un anno solare, trascorso il quale, perdurando la malattia, il datore di lavoro potrà procedere al licenziamento”.

Secondo i Giudici di legittimità, il rapporto istituito tra il detto periodo massimo e l'anno solare (trecentosessantacinque giorni) - il cui inizio deve farsi coincidere con il giorno in cui si sia verificata una qualsiasi assenza per malattia - evidenzia l'intenzione comune delle parti di non limitare il comporto al caso di un unico episodio morboso, atteso che a questo fine sarebbe stato sufficiente stabilire che la malattia non avrebbe dovuto superare i centottanta giorni.

Per la sentenza, dunque, il medesimo termine di 180 giorni, calcolato a ritroso dall'ultimo episodio morboso nell'ambito dell'anno solare di 365 giorni, deve applicarsi - in via di equità, ai sensi dell'art. 2110, comma 2, c.c. - anche al comporto per sommatoria.

Su tali presupposti - in presenza del superamento del termine di 180 giorni da parte del dipendente in virtù di più episodi morbosi intervenuti durante l’anno solare - la Suprema Corte accoglie il ricorso della società.

A cura di Fieldfisher