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Tribunale di Padova: il controllo della committente mediante sistemi di lavoro automatizzati


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Con la sentenza n. 550 del 16.07.2019, il Tribunale di Padova afferma che deve essere dichiarato illecito un appalto in cui la committente eserciti un controllo del lavoro svolto mediante sistemi automatizzati.

Il fatto affrontato

I dipendenti di una cooperativa - cui era stato appaltato il servizio di logistica di un magazzino - ricorrono giudizialmente al fine di richiedere l’accertamento di un rapporto di lavoro subordinato direttamente alle dipendenze della società committente.
A fondamento della propria domanda, i medesimi deducono non solo che tutti i mezzi strumentali necessari allo svolgimento dell'appalto erano in proprietà di quest’ultima, ma anche e soprattutto che era tale azienda che esercitava il potere direttivo e di controllo nei loro confronti.
In particolare, l’azienda committente aveva fornito ai lavoratori un terminale mobile - nel quale inviava tutte le istruzioni operative - ed un sistema di cuffie e microfono, tramite cui il prestatore (dotato di apposito codice identificativo) doveva comunicare ogni singola operazione di prelievo e movimentazione della merce ad un operatore automatico.

La sentenza

Il Tribunale afferma, preliminarmente, che la nozione di subordinazione risente dell’evoluzione tecnologica che, specie nei settori c.d. “labour intensive”, ha rimesso alle macchine la guida intelligente del processo produttivo.

Nella specie, secondo la sentenza due sono gli elementi che fanno propendere per l’illeceità dell’appalto:
- la circostanza che le istruzioni di lavoro pervenissero agli addetti tramite messaggi governati da software della committente, sì da rimettere ai preposti della cooperativa appaltatrice forme di controllo non dissimili da quelle di un capo reparto, senza alcuna discrezionalità organizzativa;
- il fatto che la raccolta dei dati inerenti le operazioni compiute dai singoli lavoratori sia stata svolta in maniera tale da tradursi in un potenziale controllo a distanza degli stessi, costituendo un ulteriore manifestazione di un potere datoriale.

Su tali presupposti, il Tribunale di Padova accoglie il ricorso dei lavoratori, dichiarandoli dipendenti della società committente.

A cura di Fieldfisher