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Rapporto annuale INPS 2018 – Occupazione, Gig economy e ammortizzatori sociali


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Mercoledì 4 luglio 2018 si è tenuta, presso la Sala della Regina di Montecitorio, la Relazione annuale del Presidente dell’INPS Tito Boeri per la presentazione del rapporto annuale INPS 2018. Sono intervenuti il Ministro dello Sviluppo Economico e Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio e la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni. Diversi i temi affrontati:

Crescita dell’occupazione: caratteristiche e criticità

Nel rapporto annuale emerge come nel 2017 l’occupazione ha continuato a crescere, confermando il trend degli ultimi anni. Il numero complessivo degli assicurati INPS è risultato nel 2017 pari a 25,138 milioni di lavoratori, lo 0,3% in meno rispetto al 2016. Il motivo di tale contrazione è individuabile nella conclusione della vecchia regolazione delle prestazioni occasionali tramite voucher. Gli andamenti occupazionali risultano nettamente differenziati in funzione della loro ripartizione per contratto e orario di lavoro. Per gli occupati a tempo indeterminato si registra una dinamica opposta a quella generale: da 14,1 milioni sono scesi a 13,8 milioni mentre aumenta l’occupazione a termine passando da 3,7 milioni a 4,6 milioni. Si registra, infine, una dinamica positiva dei contributi sociali accertati e direttamente collegati alle dinamiche occupazionali che hanno superato i 205 miliardi, grazie soprattutto alla crescita di quelli ascrivibili al lavoro dipendente privato.

Gig Economy: la frontiera del lavoro autonomo

Il rapporto annuale dell’INPS evidenza come le nuove tecnologie svolgano un ruolo decisivo nella trasformazione del mercato del lavoro, ponendo inevitabilmente nuovi problemi alla regolamentazione. Tra i cambiamenti in atto figura la gig economy, un modello di lavoro su richiesta, dove domanda e offerta si incontrano on-line attraverso apposite piattaforme digitali. I lavori “gig” possono essere raggruppati in tre grandi categorie: il lavoro on-demand tramite app; il crowdwork, professionisti che si rendono disponibili a svolgere una moltitudine di differenti lavori; l’asset rental, l’affitto e il noleggio di beni e proprietà.

Gli ammortizzatori sociali

Nel 2017 si è osservato un consolidamento nell’utilizzo di strumenti quali: la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), la DIS-COLL (indennità di disoccupazione riservata ai collaboratori ed alle figure assimilate), la CIG ( Cassa Integrazione Guadagni). Il rapporto scende nel dettaglio dei numeri degli ammortizzatori sociali. Nel dettaglio, dall’entrata in vigore della NASpI (operativa dal 1 maggio 2015) alla data di cessazione non successiva al 31 dicembre 2017 sono stati erogati 4.579.557 trattamenti, così distribuiti in base all’anno di cessazione del contratto di lavoro: 1.300.290 nel 2015 (dall’1 maggio 2015); 1.606.290 nel 2016; 1.672.977 nel 2017.

L’INPS: esperienze, evoluzioni e prospettive

L’ultimo capitolo del rapporto si focalizza sulle esperienze e prospettive future dell’Istituto. INPS ha avviato un profondo processo di cambiamento volto alla creazione di un nuovo modello di servizio, basato sulla “centralità dell’utente”. Un esempio è il ruolo fondamentale dell’Istituto nell’erogazione del Reddito d’Inclusione (ReI), che sulla base delle domande pervenute e lavorate al 22 giugno 2018, risulta percepito da 248.687 nuclei familiari.

Fonte: INPS