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Decreto Reclutamento : La scommessa italiana sul capitale umano per la ripresa del paese


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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del Ministro della giustizia Marta Cartabia ha approvato un decreto-legge, ancora in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che introduce misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia (cd. Decreto Reclutamento - in allegato le slide di presentazione del Dipartimento di Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ).

Il decreto reclutamento integra le disposizioni già approvate relative alla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e alla semplificazione, e costituisce il terzo pilastro dell’assetto normativo che consentirà la piena attuazione del Piano. 

Le norme introdotte dal decreto reclutamento definiscono percorsi veloci, trasparenti e rigorosi per l'assunzione di profili tecnici e gestionali necessari e pongono le premesse normative per la realizzazione delle due riforme trasversali previste dal PNRR: la pubblica amministrazione e la giustizia. 

RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITA' AMMINISTRATIVA DELLA PA 

In riferimento ai contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, il decreto reclutamento stabilisce che sarà applicata la riforma dei concorsi pubblici contenuta nel decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, che prevede la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e la previsione della sola prova scritta digitale. La durata dei contratti sarà di 36 mesi, rinnovabili fino al 31 dicembre 2026 in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Piano da parte delle amministrazioni assegnatarie dei progetti. 

Per le alte specializzazioni, come i dottori di ricerca e le persone con esperienze documentate di almeno 2 anni in organizzazioni internazionali e dell’Unione europea, è prevista l’iscrizione in un apposito elenco sul “Portale del reclutamento”, a seguito di una procedura di selezione organizzata dal Dipartimento della funzione pubblica e basata anch’essa sulla valutazione dei titoli e su un esame scritto. Le amministrazioni potranno quindi procedere alle assunzioni sulla base della graduatoria, mantenendo comunque la facoltà di indire proprie procedure concorsuali.

Per i professionisti e gli esperti iscritti agli Albi, è previsto l’inserimento in un apposito elenco vincolato al possesso di determinati titoli di qualificazione professionale del “Portale del reclutamento”. Ai fini dell’attribuzione degli incarichi di collaborazione, le amministrazioni dovranno chiamare almeno tre professionisti in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l’incarico sulla base di un colloquio. I criteri seguiti dovranno essere pubblicati sul sito internet delle amministrazioni competenti. 

Al fine di consentire la selezione di manager qualificati, il decreto reclutamento autorizza, esclusivamente per il periodo di attuazione del PNRR e soltanto per le amministrazioni titolari di interventi, il raddoppio delle percentuali previste dalla legge per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla pubblica amministrazione e a dirigenti provenienti da altre amministrazioni. 

Per i giovani, si potenziano i canali di accesso qualificati, attraverso l’attuazione delle norme che prevedono la possibilità di stipulare contratti di apprendistato nella p.a. 

La Commissione europea ha richiesto che le competenze acquisite dalle pubbliche amministrazioni non vadano disperse dopo il 2026, e pertanto il decreto ha stabilito che fino al 40 per cento di posti nei concorsi pubblici banditi dalle amministrazioni sia destinato a favore di chi abbia svolto incarichi a tempo determinato per lavorare al PNRR. Sono previsti, inoltre, percorsi di mobilità verticale per il personale della pubblica amministrazione, volti a valorizzare le conoscenze tecniche e le competenze di carattere trasversale (manageriale e gestionale) sviluppate dai dipendenti nel corso della propria attività lavorativa. 

Sono introdotti strumenti di supporto alle amministrazioni nell’attuazione del PNRR, fra cui il potenziamento delle funzioni di Formez PA, che dovrà fornire assistenza tecnica alle amministrazioni, e il rafforzamento della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA). 

Il Dipartimento della funzione pubblica indirà un concorso pubblico per il reclutamento di un contingente complessivo di 500 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. 

Le graduatorie del concorso saranno efficaci per la durata di attuazione del Piano e sono oggetto di scorrimento in ragione di esigenze motivate fino a ulteriori 300 unità. 

TRANSIZIONE DIGITALE: 

Per il supporto alla transizione digitale, all’innovazione e alla cyber-sicurezza nella pubblica amministrazione, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio potrà avvalersi di un contingente di 268 nuovi esperti. Queste risorse aggiuntive andranno a rafforzare l’unità dedicata alla progettualità del PNRR e a costituire le sette squadre operative che supporteranno tutte le amministrazioni sul territorio. 

Fino al 31 dicembre 2026, inoltre, l’Agenzia per l’Italia digitale è autorizzata ad assumere a tempo determinato un contingente di personale di 67 unità. 

INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA DELLA GIUSTIZIA : 

Per assicurare la celere definizione dei procedimenti giudiziari, il Ministero della giustizia è autorizzato sulla base delle disposizioni del DL reclutamento ad avviare le procedure di reclutamento di un contingente massimo di 16.500 unità di addetti all’Ufficio per il processo, nel periodo 2021-2024, in due scaglioni, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di 2 anni e 9 mesi per il primo scaglione e di 2 anni per il secondo. Analogamente, per assicurare la celere definizione dei processi pendenti al 31 dicembre 2019, la Giustizia amministrativa è autorizzata, in deroga alle norme vigenti, ad avviare le procedure di reclutamento, in due scaglioni, di un contingente massimo di 326 unità di addetti all’Ufficio per il processo.

Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri